"FACCIAMO SESSO" A 10 ANNI: IL VIDEO DI GIUSEPPE JR, BABY CANTANTE NEOMELODICO NAPOLETANO
Due bambini, su un letto matrimoniale. Sono entrambi vestiti ma lui invita lei a togliersi la minigonna e a fare l'amore: «fatti guardare, sei bellissima». È quanto contenuto in un video musicale che circola su YouTube e anche su alcune tv campane. A denunciarlo sono l'ex assessore provinciale di Napoli e attuale commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Vincenza Calvi, presidente dell'associazione 'Un patto per la vita. «Nel video il bambino cantante neo melodico Giuseppe jr - spiegano - invita l'altra bambina a togliersi la minigonna e a fare l'amore. I due si sdraiano sul letto e poi c'è l'immagine dei vestiti a terra e loro da grandi. Crediamo che il video debba essere sequestrato e denunciati anche i genitori di questi ragazzini che hanno permesso una cosa del genere assieme alla società che ha prodotto il video». «Tutto ciò non sarebbe potuto avvenire - conclude Vincenza Calvi - se il governo avesse istituito l'Agenzia contro la pedofilia che da anni chiediamo. Siamo purtroppo uno degli ultimi paesi nella lotta contro la pedopornografia sopratutto per la disattenzione delle istituzioni. Il meeting a Napoli in questi giorni da questo punto di vista è servito a poco o nulla».
MOIGE, SI SEQUESTRI VIDEO Il Moige chiede l'intervento delle autorità giudiziarie per sequestrare il video del cantante neomelodico Giuseppe Jr »che vede due bambini protagonisti di una situazione assolutamente non adatta a dei minori«. «Non osiamo neanche immaginare - afferma Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio Media del Moige - che tipo di uso potrebbero fare i pedofili di un video simile, in cui un bambino invita una coetanea a spogliarsi e a fare l'amore». «In questo filmato - prosegue - c'è una nuova pesante adultizzazione dei minori, accentuata anche dal linguaggio utilizzato, parole non consone per dei minorenni«. »Il video - conclude Elisabetta Scala - non solo fornisce un pessimo esempio ai ragazzini ma va anche ad alimentare la piaga della pedopornografia che anche online costituisce, purtroppo, una triste realtà, vanificando gli sforzi di tutti quei soggetti impegnati a contrastarla. La denuncia, inoltre, arriva proprio durante la Conferenza nazionale per l'infanzia, quasi a voler testimoniare quanta strada c'è ancora da percorrere per assicurare ai bambini diritti e tutela».
Tutti i responsabili dovrebbero (minimo) andare in galera a vita, ma molto probabilmente l'unico che pagherà sarà il bambino!!!
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